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I soldi comprano la felicità? La risposta in una nuova ricerca scientifica
La relazione tra soldi è felicità è stata più volte indagata dalla scienza, senza però che venisse data una risposta sufficientemente chiara.
La recente ricerca scientifica condotta da Barbara Mellers, professoressa di psicologia e marketing presso la University of Pennsylvania, insieme a Kahneman e Killingsworth, premi Nobel per l’economia, ha finalmente risolto il dilemma.
I tre ricercatori hanno deciso di unire le forze per dare risposta a questa complicata domanda, partendo da alcune ricerche che hanno fornito risultati contraddittori.
Secondo Killingsworth, questa recente scoperta ha implicazioni nel mondo reale, perché fornisce un'indicazione riguardo alle modalità di ricompensare i dipendenti, così come sono importanti per le persone che devono effettuare scelte di carriera. (fonte: giornale economico della Wharton School dell'Università della Pennsylvania)
Tuttavia, come affermato dallo stesso Killingsworth, "il denaro è solo uno dei tanti fattori determinanti della felicità; il denaro non è il segreto della felicità, ma probabilmente può aiutare un pò".
I soldi comprano la felicità? La risposta in una nuova ricerca scientifica
La relazione tra soldi è felicità è stata più volte indagata dalla scienza, senza però che venisse data una risposta sufficientemente chiara. La recente ricerca scientifica condotta da Barbara Mellers, professoressa di
psicologia e marketing presso la University of Pennsylvania, insieme a Kahneman e
Killingsworth, premi
Nobel per l’economia, ha finalmente risolto il dilemma. (fonte: giornale economico della Wharton School dell'Università della Pennsylvania)
Controversie
La volontà di dare risposta a questa domanda nasce nel 2021,
quando Matthew Killingsworth (Università della Pennsylvania) confutò una precedente tesi risalente al 2010 di Daniel
Kahneman e Angus Deaton (Università di Princeton). I due ricercatori pubblicarono infatti
uno studio che afferma che i soldi fanno la felicità, ma fino a una determinata
soglia, quella dei 75 mila dollari annuali. Fino a quella soglia, la felicità
dei soggetti studiati aumentava all’aumentare del reddito. Killingsworth
invece, nella pubblicazione del 2021, affermò che la felicità dipenderebbe dal
reddito anche oltre il plateau di 75 mila dollari.
L'unione fa la forza
I tre ricercatori hanno così deciso di unire le forze per dare risposta a quella complicata domanda, rendendosi conto che il modello applicato da Kahneman e Deaton nel 2010 era applicabile solo su una popolazione ristretta, ovvero quella costituita da persone infelici, che rappresentano una eccezione. Questa scoperta ha quindi confermato la tesi del 2021 di Killingsworth, la quale afferma che la felicità aumenta all’aumentare del reddito anche oltre i 75 mila dollari di reddito annuale.
La popolazione “infelice”
Le persone benestanti ma infelici sono
quindi un’eccezione che “conferma la regola”: per questo gruppo di persone è
stato dimostrato un aumento della felicità al crescere del reddito fino $
100.000 all'anno e poi si stabilizza.
La popolazione “felice”
Ciò significa quindi che per la maggior parte delle persone, reddito maggiore è associato a felicità maggiore, afferma Killingsworth,
senior fellow presso Wharton e autore principale dell'articolo.
Collaborazione contraddittoria
La “collaborazione contraddittoria”, di cui i ricercatori si sono resi protagonisti,
ha contribuito a risolvere il dilemma lavorando sulle controversie o disaccordi
scientifici. "I due risultati che sembravano assolutamente contraddittori
derivano in realtà da dati che sono sorprendentemente coerenti", afferma Killingsworth.
Conclusioni
Secondo Killingsworth, queste scoperte hanno implicazioni nel mondo
reale, perché forniscono un'indicazione riguardo alle modalità di ricompensare
i dipendenti, così come sono importanti per le persone che devono effettuare
scelte di carriera. Tuttavia, come affermato da Killingsworth, "Il
denaro è solo uno dei tanti fattori determinanti della felicità; il denaro non
è il segreto della felicità, ma probabilmente può aiutare un pò".